Dalla tecnica del bicchiere alla porta o alla parete, alla classica cimice dei film di spionaggio, fino alle sofisticate tecniche moderne…..oggi la possibilità di carpire segreti appartenenti alle vite degli altri corre sul filo della tecnologia, con strumenti sempre più precisi e impercettibili.

Sospesa fra vincoli giuridici, che ne circoscrivono rigorosamente le modalità e i contesti di utilizzo, e questioni psico-sociali, che attengono al ruolo e all’immagine di ogni individuo all’interno della comunità, la questione delle intercettazioni è divenuta sia uno dei più potenti mezzi investigativi, sia al contempo uno speculum dei costumi sociali.

Elemento di alto valore probatorio in ambito giudiziario, l’intercettazione è ugualmente temuta sul piano sociale, in ragione dei risvolti psicologici che essa schiude, primo fra tutti lo svelamento di una tradizione di ipocrisia da sempre presente in certi contesti di vita, soprattutto quelli ritenuti più insospettabili (non a caso, per inciso, l’intercettazione è lo strumento elettivo nelle indagini speciali sui cosiddetti “crimini dei colletti bianchi“). Il principio di questo strumento invasivo è colpire la sfera del soggetto meno visibile e più intima, attaccando il reale sistema di valori e comportamentale dell’individuo, che può risultare (come di fatto accade) molto diverso dalla facciata pubblica, convenzionale e irreprensibile.

Curioso notare come la constatazione sociale dell’esistenza in ogni individuo di due facce della stessa medaglia (una pubblica e una privata) se da una parte stuzzica la morbosa curiosità della gente a sapere di più sulle vite altrui (secondo meccanismi non troppo diversi da quelli del gossip), dall’altra è in grado comunque di infondere una certa inquietudine, a cui le persone comuni reagiscono proiettando sugli altri gli aspetti più abietti e deprecabili, ricavandone in un certo senso la percezione di sentirsi migliori degli altri.

Per questo dietro l’apparente stupore e il grido allo scandalo conseguente alla pubblicazione di certe intercettazioni, c’è sempre nell’opinione pubblica un sottile ma intenso piacere nel veder colpiti gli aspetti più torbidi degli altri.

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