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By Sergio Bonelli Editore

Perchè proprio Julia, un personaggio di carta? Julia Kendall, di professione criminologa, è un personaggio artistico creato dalla Sergio Bonelli più di dieci anni or sono, per interpretare una tendenza dilagante dagli anni ’90 in America e presto esportata anche in Italia. La figura del criminologo, ormai esplosa mediaticamente attraverso la sua rappresentazione più suggestiva nei serial di tipo poliziesco-investigativo, viene per la prima volta proposta nel fumetto in una veste realistica, senza fronzoli, calata in una realtà quotidiana, anche grazie all’assenza di effetti speciali che invece ne ha caratterizzato la versione cinematografica da “Il silenzio degli innocenti” in avanti. L’unico “effetto” infatti che l’autore si concede è quello di darle le sembianze di un’icona cinematografica senza precedenti, Audrey Hepburn, scelta che si estende anche ai suoi personaggi comprimari.

fumetto-juliaMa veniamo al motivo per cui la criminologa Kendall può essere considerata una figura-modello ai giorni nostri.

Julia è giovane una professionista, single, immersa in questa società moderna, digitalizzata, alle prese con casi sempre diversi e comunque particolarmente realistici. Non è un’eroina palestrata ed esperta di arti marziali ma una donna comune con i problemi e le fragilità della sua generzaione, che affronta ogni giorno con le uniche armi della propria personalità e del proprio talento professionale.

JuliaIl suo approccio metodologico al lavoro, sapientemente elaborato dal suo autore, rappresenta ciò che la criminologia dovrebbe essere oggi: una scienza multidisciplinare, terreno comune su cui si affacciano tutte le scienze forensi, dinamica ed aperta ai mutamenti, non conservatrice, ben integrata nei contesti istituzionali di tipo investigativo oltre che universitario, svincolata dai dogmi di un impianto psichiatrico che per decine di anni ha fatto da padrone.

Basti pensare che in passato la spiegazione del crimine era demandata unicamente a medici e psichiatri perchè attribuita esclusivamente alla malattia mentale (vedi Lombroso).

In ogni episodio della serie viene affrontato un caso criminologico (sempre diverso) sviscerandolo in ogni sua componente, con particolare attenzione al processo criminogenetico, al come nasce e si sviluppa nella mente dell’autore di reato, alla psicologia che accompagna ogni passo dell’iter investigativo, fatto di conoscenze, intuito, umiltà interpretativa, coraggio, dubbio, empatia, cooperazione.

Uno spessore scientifico che difficilmente è riscontrabile in altre rappresentazioni mediatiche, e tanto meno in quei pochi, reali modelli professionistici proposti dai nostri media, involontariamente intrisi di protagonismo.

Questo spazio vuole essere anche un piccolo tributo al suo creatore, Giancarlo Berardi, che ho avuto la fortuna di incontrare personalmente e apprezzare per la carica vitale e l’umanità che riesce a trasmettere a quanti lo conoscono o lo leggono. Chi non l’ha ancora fatto, vada in edicola.

JuliaCriminologia e fumetto

Guarda la presentazione “Julia noir” dove Silvia Calzolari presenta gli aspetti tecnici e psicologici dell’albo di Julia.

Julia Kendall” al Convegno di Criminologia” Spunti e riflessioni professionali dal fumetto – Congresso Società Italiana di Criminologia – Ottobre 2006, Gargnano sul Garda.

Scarica la tesi di Silvia Calzolari “La criminologia incontra il fumetto: il successo di Julia Kendall“, in cui troverai un’intervista diretta all’autore di Julia, Giancarlo Berardi.