Essendo la Psicologia una disciplina che trae il proprio fondamento dallo studio e dall’interpretazione dell’ “uomo”, del suo pensiero e del suo agire, ne deriva che il kit da lavoro di un buon psicologo non può prescindere dal contenere:

Spirito di osservazione 

Un concetto che troppe volte viene dato per scontato, ma che non lo è affatto, anzi. La maggior parte delle persone si dimenticano nel quotidiano di osservare, troppo indaffarate e nell’erronea convinzione che sia un’ attività inutile e dispendiosa di tempo ed energie.

L’ansia di non arrivare e il senso di frenesia della vita odierna ci portano a percepire la maggior parte del nostro tempo come un’ inutile attesa fra un appuntamento e l’altro da far passare in fretta, e pertanto non degno della nostra concentrazione. In realtà si è ignari di perdersi, così occasioni e pezzi di vita che non ritorneranno.

 

L’analisi della vita quotidiana 

Per dirla con le parole del grande maestro Guglielmo Gulotta la vita quotidiana è un grande laboratorio a cielo aperto di psicologia sociale. L’analisi del comportamento, degli atteggiamenti, della personalità non può prescindere dal confronto con la realtà sociale e le sue regole e dal modo in cui le persone interpretano gli eventi che accadono loro.

Ne deriva che la realtà quotidiana offre continuamente spunti allo psicologo, così che un semplice viaggio in treno diventa un piccolo laboratorio itinerante. 

Curiosità

Ecco perchè la mente dello psicologo non va quasi mai in vacanza, non essendo subordinata al rispetto di contesti e orari di lavoro, come accade per altre professioni. A dispetto del luogo comune che considera necessariamente un aggravio l’impossibilità di “staccare”, il vero psicologo è curioso e coglie involontariamente, come per osmosi, spunti professionali interessanti da ogni singola esperienza, per trasformarli in bagaglio conoscitivo e, raffinandoli, in strumento di lavoro. Così, spesso le soluzioni e i metodi utilizzati efficacemente dallo psicologo nella propria attività lavorativa sono l’evoluzione di vissuti ed esperienze apprese e sperimentate in prima persona, e pertanto originali.

Professionalità

Niente è in grado di offendere l’intelligenza comune più di un professionista non professionale. Propedeutici al professionismo sono il libero convincimento di ciò che si sceglie di diventare nella vita, la competenza in ciò che si fa e la consapevolezza che non esistono scorciatoie. Chi vive di improvvisazione nascondendosi dietro il paravento di titoli e onorificenze impronunciabili o è incline al continuo compromesso non solo danneggia chi è in buona fede ma alla fine per una legge naturale inquina la stessa acqua che beve.

Ironia

Dice Victor Hugo: “La libertà comincia dall’ironia”. Al contrario del riso, l’ironia abbonda sulla bocca dei fini intenditori. Questo straordinario strumento cognitivo, oltre ad essere segno di acutezza e intelligenza (presuppone infatti la piena padronanza del pensiero astratto) è anche un potente lubrificante delle relazioni sociali, ovviamente se sposata al buon gusto.

L’ironia ti permette, ad esempio, di intavolare una conversazione a partire da un concetto insignificante, di sbloccare o risolvere talora alcune situazioni spinose, schiudendo, come in una matrioska, punti di vista nuovi di una stessa cosa. Una frase ironica al momento giusto può arrivare là dove non arriva un intero sermone accademico. Unica precauzione necessaria: saperla utilizzare, distinguendola dal sarcasmo.

Intuito

Femminile o maschile che sia, l’intuito rappresenta il nostro ripetitore naturale, in grado di guidare la nostra attenzione e intercettare al momento giusto i segnali, talvolta impercettibili, del campo fenomenico, selezionandoli al contempo da quelli non rilevanti ai fini della nostra scelta in quel contesto. Pur essendo in buona parte una dote innata, l’intuito è uno strumento che si può affinare, non stancandosi mai di sperimentare noi stessi nel rapporto con il mondo.

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