Le aree di sosta autostradali, popolarmente conosciute come autogrill nel linguaggio automobilistico, non sono soltanto luoghi dove le persone di passaggio possono trovare in ogni momento uno spazio di riposo, ristoro e beni di conforto (oltre che ovviamente il rifornimento e l’assistenza per il proprio veicolo). Esse assumono anche talora il significato di “porti franchi“, dove in determinate circostanze hanno trovato e trovano luogo particolari vicende dai risvolti inquietanti (crimini, comportamenti trasgressivi, condotte sessuali promiscue, etc..).

Fra questi un fenomeno che è sempre esistito destando grande curiosità ma che in tempi recenti presenta un’evoluzione di pari passo con il cambiamento dei costumi sociali è quello del turismo sessuale autostradale, ovvero di quell’ insieme di condotte sessuali occasionali specificamente ricercate e praticate in luoghi di grande flusso di persone (per lo più presso piazzuole e aree di sosta lungo le arterie autostradali).

La ricerca di tali condotte è accomunata da alcuni elementi peculiari:

  • Promiscuità
  • Aspetti parafilici (o legati alle perversioni sessuali, vedi DSM-IV)
  • Aspetti di rischio (rischio di contagio, di essere scoperti, di subire un reato, etc..)
  • Aspetti psicopatologici (disturbi di personalità)

L’incremento del fenomeno è evidenziato dai dati forniti dalle Forze dell’ordine, come risultato delle attività di controllo ordinarie e straordinarie svolta dalle pattuglie della Polizia Stradale sui tratti autostradali. Ciò che emerge da questo quadro è una grande varietà di situazioni, in sensibile aumento, all’interno delle quali il luogo prescelto – l’autogrill o la piazzuola nascosta – diviene sempre più il simbolo della fuga o dell’ evasione sociale, nonché un luogo di sperimentazione di nuovi ruoli e identità dove la componente sessuale è utilizzata come trasgressione nel senso più generale del termine, al fine di sfidare regole e convenzioni sociali.

Non a caso tale fenomeno investe individui – anche molto diversi fra loro – che sfuggono ai classici stereotipi del disadattato o dell’omosessuale tradizionale per toccare invece figure insospettabili, come ad esempio professionisti apparentemente normali sempre più dediti ad una “doppia vita”. Condotte di questo tipo sono ovviamente favorite dalla grande opportunità di incontri casuali offerti dal contesto del viaggio (soprattutto notturno), che si accompagna alla percezione dell’anonimato e della sospensione spazio-temporale dell’esperienza stessa, che spesso nel soggetto viene separata nettamente dalla propria vita ordinaria.

Le motivazioni alla base di tali scelte sono molteplici e prevalentemente di tipo psicologico (o psico-patologico). Fra i comportamenti più spesso osservati troviamo:

  • Travestitismo
  • Voyerismo
  • Esibizionismo
  • Prostituzione
  • Scambismo

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